Poeta italiano. Di nobile famiglia
calabrese, barone di Belmonte, fu esiliato a Lipari (1547) per insubordinazione
nei confronti del re o, forse, per abusi di autorità nei confronti dei
suoi sudditi. Alla giovane moglie Camilla Carafa dedicò la raccolta dei
suoi versi più belli (postuma, 1617), segnati da una particolare nota
lirica in contrasto con il petrarchismo dominante; anche Vittoria Colonna gli
ispirò sonetti appassionati (Napoli 1520 circa - 1553).